Processo produttivo
Di matrice purissima al 100%, lo zafferano di Erika Dursi è coltivato naturalmente e raccolto completamente a mano, nel rispetto del clima e della biodiversità che caratterizza i territori calabresi da cui ha origine.
Prodotto biologicamente senza l’uso alcuno di pesticidi e fertilizzanti chimici, dietro la vendita in stimmi si celano esperienza e un attento processo di lavorazione, elementi determinanti per un risultato di eccellenza.
Prima fase: preparare il terreno
Un buon terreno è il primo requisito per una coltivazione di successo.
Nell’azienda agricola Erika Dursi, il processo di aratura inizia tra marzo e aprile e interessa una profondità massima di cinquanta centimetri. Una volta completato, le porzioni dozzinali di terreno, ancora residue, vengono frantumate.
Seconda fase: trapiantare i bulbi
Realizzare i solchi per i bulbi, posizionarli a distanza di dieci centimetri, ricoprirli di circa 10- 12 centimetri di protezione.
È questo il processo, rigorosamente a mano, che avviene nel mese di agosto, per assicurare una buona piantagione.
Terza fase: la fioritura
Nella fioritura dello zafferano sono racchiuse essenza e qualità.
Tra ottobre e novembre, ogni bulbo produce dai quattro ai cinque fiori. Aspetto violaceo e foglie dalla forma allungata che durano circa venti giorni.
Quarta fase: raccogliere e mondare
Delicatezza e professionalità. Queste le regole d’oro che l’azienda agricola Erika Dursi rispetta durante le fasi di raccolta e mondatura. Due procedure che richiedono esperienza e abilità manuale. L’una destinata alle prime luci dell’alba, quando il fiore è ancora chiuso, l’altra separando, manualmente, il fiore dal suo pistillo.
Quinta fase: essiccare
Poco distante temporalmente dalla mondatura, segue il processo di essiccazione.
Raccolti in cestelli, i pistilli vengono essiccati in un forno elettrico a circa 40 gradi, per alcune ore. E qui avviene la magia. Da un solo grammo di prodotto possono nascere fino a centocinquanta fiori.